di Selvaggia Lucarelli per ILFQ 02-10-2021
“Sono un eretico e un masochista. Eretico perché sono sempre in cerca della verità, masochista perché alla mia non più tenera età accetto una nuova scommessa” ha dichiarato con una discreta enfasi Massimo Giletti alla vigilia del suo ritorno su La7 con Non è l’arena. “
Con queste premesse pensavo stesse annunciando di aver spostato gli studi a Kabul davanti alla sede dell’Emirato islamico di Afghanistan o a Yangon, davanti al carcere dove è rinchiusa San Suu Kyi, o in Yemenper raccontare l’offensiva dei ribelli Hutia Marib.
Oppure, ridimensionando le aspettative, davanti alla sede della Lega, davanti casa di Luca Morisi,voglio dire,era andato a Mezzojuso per le sorelle Napoli, ti pare che un giornalista d’assalto come lui, “un eretico”, ignori la notizia della settimana.
E invece, l’eretico,apre la puntata negli studi romani insieme alla vice-questore anti-Green pass Nunzia Alessandra Schilirò detta Nandra la quale con un inquietante look da chiromante Luna Nera era lì ad aiutarlo nella sua instancabile missione di ricercatore della verità.
“La cura al plasma funziona!”;“Il Green pass viola la Costituzione”;“Ci sono le cure domiciliari precoci” sono solo alcune delle verità adamantine partorite in studio, senza che all’eretico sembrassero eresie.
Prima che il vice-questore potesse ulteriormente contribuire alla ricerca della verità con disquisizioni scientifiche sulle Dee del pantheon germanico e i riti degli Elfi Scuri, Giletti la interrompe per farsi guidare nell’implacabile ricerca della verità da un’altra stella polare della conoscenza: il dentista che cura i malati Covid con un vermifugo peri cavalli.
Roba che ci auguriamo tutti non estragga i molari col lazo, senza anestesia. A supportarlo un altro faro della scienza, Vittorio Sgarbi, il quale direcente ospite di Zona bianca ha così sintetizzato la sua posizione accademica sulla questione pandemia:“Avete rotto il cazzo col Covid”.
La comunità scientifica si è riservata di tradurre in uno studio da pubblicare presto su Nature le sue stimolanti ricerche empiriche, studio su cui Giletti l’eretico non mancherà di informarci al più presto in un talk d’approfondimento con Can Yaman e Paolo Fox.
Resta solo da comprendere come mai il conduttore sempre così immerso nell’attualità, affamato di verità, ha la fortuna di debuttare nei giorni in cui è scoppiato il caso Morisi e gli preferisca il dentista che cura i malati Covid col vermifugo per i cavalli, per giunta l’unica sostanza non trovata nella casa di Morisi.
Bizzarro che il giornalista schiena dritta abbia avuto una così improvvisa carenza di spina dorsale. Proprio lui che ha invitato Matteo Salvini nel suo programma così tante volte, giustificando così la scelta: “Contano le domande”.
Ecco, nessuna domanda, mercoledì sera, sul caso Morisi.
Ed è parecchio strano perché quelle cosette sobrie che piacciono tanto all’eretico c’erano tutte, in questa vicenda: lo scandalo sessuale, la droga,i festini, per esempio.
Le cosette di cui ha parlato per mesi scavando senza pietà nella vita di Alberto Genovese o del figlio di Grillo per esempio,senza risparmiarci valzer di testimoni e dettagli scabrosi.
Su Morisi, Massimo Giletti, colui che si autodefiniva “zio di Mirta”(la figlia di Salvini, ndr), in un’epica, audace puntata di Non è l’arena in cui le dava anche la buonanotte in diretta, ha fatto calare uno strano silenzio.
Un silenzio inspiegabile, tant’è che i due romeni protagonisti della notte brava di Morisi avrebbero contatto l’Autorità garante per le comunicazioni chiedendo spiegazioni per il trattamento iniquo riservato alla loro vicenda.
“Che cos’aveva nostru festino che non andava?”, avrebbero domandato mortificati all’Agcom , che si è riservata di prendere immediati provvedimenti.
Nel frattempo, si attende di sapere se l’affannosa ricerca della verità dell’ere tico Giletti prevederà una svolta o mercoledì prossimo, all’argomento “Morisi e la crisi della Lega ”, preferirà il più attuale, scomodo, ardimentoso tema “Curare l’Hiv con l’erba gatta”.