Un nuovo intervento di Pina Fasciani che puntuale come sempre ci aiuta a capire lo stato delle cose:
“Per riprendere il filo
Dopo una settimana passata in ospedale, tra Tac, prelievi, RX, risonanze magnetiche, pensieri e paure, riprendo il filo della cronaca politica.
Oggi plenaria al Parlamento europeo per valutare le sanzioni all’Ungheria circa i migranti.
Orban , sul tavolo degli imputati, ha detto che lui va avanti nel difendere la sua Patria e ammira ciò che sta facendo il Governo italiano.
Salvini gioisce naturalmente, Giorgetti ridimensiona le parole di Salvini circa le 600 mila espulsioni.
Dice che Salvini l’ha sparata grossa.
Qui si gioca tra propaganda e smentite.
Mi sembra lontano un serio piano di integrazione, visto che i flussi migratori andranno avanti perché strutturali, nonostante le sparate di Salvini.
Il teatro va avanti.
Mi auguro che l’Europa sappia dare un segnale e ribadire che l’Europa nasce per impedire trincee devastanti , le stesse che portarono al nazismo.
Si prepara la manovra.
Sarà il banco di prova di questo governo. Il ministro Tria ha già detto che punterà a ridurre il debito pubblico e che la modulazione della flat-tax sarà un processo lungo e complesso.
Le velleità stanno facendo i conti con la realtà.
Non si governa un Paese con gli slogan. Vedremo quali misure saranno adottate.
Si è chiusa la vertenza Ilva.
Di Maio ha dovuto, anche qui, prendere atto che la realtà va affrontata senza scappatoie ideologiche e che gli slogan ( chiudere l’Ilva senza se e senza ma ) non servono per risolvere i problemi.
Ha vinto il sindacato e i lavoratori che da mesi hanno contrattato risanamento ambientale e difesa del più importante insediamento industriale del sud.
Un accordo , per una vertenza così delicata e importante, non si prepara in un giorno e chi ha fatto il sindacalista lo sa.
Ha vinto chi ha lottato, contrattato, costruito mediazioni utili per 10 mila lavoratori, le loro famiglie e un’intera città. Ora bisogna vigilare affinché le condizioni e gli impegni assunti siano rispettati da tutte le parti.
Ha vinto la politica non la propaganda, checché se ne dica.
Il PD, principale partito di opposizione, si dibatte ancora nella sua crisi.
Non ancora riesce a fare una svolta necessaria dopo la pesante sconfitta del 4marzo. Fa veramente strabiliare l’assenza di una analisi seria di quella sconfitta.
È il segno evidente di una condizione di vuoto di idee e progetto .
Renzi si ripropone come se nulla fosse, minaccia e sentenzia.
Un penoso esempio dello scadimento di un gruppo dirigente inventato e privo di cultura politica.
Lo stesso gruppo dirigente che oggi pretende di riproporsi come nulla fosse.
Chi ha compreso che questa strada è devastante si armi di coraggio, lo trovi per fare pulizia, apra una discussione ampia e partecipata per ridare un volto al PD , sfigurato da politiche insensate e sbagliate.
I partiti di sinistra escano dagli orticelli, non è più il tempo di seminare nelle stesse piccole zolle.
Alzino la testa e si guardino intorno.
Non ci sono Patrie da rispolverare, non ci sono recinti da tutelare per mantenere se stessi.
Ci sono bisogni inevasi, di milioni di persone, ci sono diseguaglianze da abbattere e giustizia sociale da riconquistare.
Non è più il tempo di disquisire, per dividersi ancora, è tempo di ricomporre e ritrovare le radici per una nuova stagione di riscatto.”
Pina Fasciani