di Luciano Odorisio
Stavamo girando un film a Capalbio, 1969,
ancora sconosciuta al generone televisivo romano e…politico.
Il film s’intitolava”Il seme dell’uomo”
e la spiaggia era il nostro set principale…
Grazie al nostro produttore, il principe Ettore Rosboch, imparentato stretto stretto con gli Agnelli, somiglia pure, Capalbio fu poi conosciuta da intellettuali, modelle varie, scrittori, artisti in genere, e via via scendendo pe’ li rami…
Anita Pallemberg veniva a trovarci spesso…in quel periodo stava col chitarrista dei Rolling Stones Keith Richards…
E fra gli altri il ricordo vivo della effervescente Tina Aumont, minigonne mozzafiato e sguardo incendiario, non a caso figlia di Maria Montez e Jean-Pierre Aumont…ed ebbi il “piacere” di darle degli “strappi” in macchina, ero ai suoi ordini e capricci…
Io ero il solerte aiuto di Marco Ferreri e in questa foto mi si vede dietro Mario Vulpiani, suo direttore della fotografia.
Ferreri, dopo aver dato il motore e l’azione, i due attori, Marco Margine e Anne Wiazemsky, all’epoca fidanzata di Jean Luc Godard che una sera per lei si suicidò e lo raccogliemmo con la paletta in tempo in tempo…bloccati ambedue davanti alla macchina da presa.
Insomma, i due attori, all'”Azione”, fermi come due statue di sale, la macchina “girava” e la pellicola scorreva e all’epoca la pellicola costava un occhio della testa…
E fu così che al maestro Ferreri vennero i 5 minuti, buttandosi a terra e battendo sacramentando madonne e padreterni al ritmo delle manate e pugni sulla sabbia…non poteva pensarci che i suoi due attori non dessero inizio alla scena, facendogli sprecare tanta pellicola.
Mi precipitati da loro, chiesi lumi, e i poveri disgraziati, con le lacrime agli occhi per la mortificazione, mi confessarono che il maestro non gli aveva spiegato un cazzo della scena e non sapevano cosa fare…e dovetti supplire io, come in altre occasioni.
Il maestro poi riprese a girare, furioso e inavvicinabile, parlando a monosillabi, spesso solo grugniti che io dovevo interpretare e riferire alle maestranze.
Era fatto così, Marco Ferreri, un geniaccio che mal comunicava con i suoi collaboratori…soprattutto i suoi attori che, o facevano di loro accollandosi il rischio di sbagliare, oppure s’incazzava o spiegavo io prima della ripresa.
Ciao Marco :)…anche l’esperienza con te a qualcosa mi è servita…:)
E c’era anche Annie Giradot
splendida…che incontro…un giorno l’accompagnai a Roma, a casa sua…quanta gentilezza…
Marco Margine dopo quel film chiuse col cinema e diventò pittore…Anne Wiazemsky se n’è andata qualche tempo fa e anche Annie Girardot non c’è più da tempo.
Io ero così all’epoca, in un piccolo ruolo, per risparmiare, anche gli aiuti registi impersonavano piccoli ruoli o facevano delle comparsate.