di Gianluca Roselli per Il FQ, 28-01-20
Stefano Bonaccini ha vinto la sfida elettorale in Emilia Romagna col 51,4% dei voti, mentre la leghista Lucia Borgonzoni, si è fermata al 43,6%. Ben 7,8 punti percentuali di differenza, una notevole batosta. Nella serata elettorale di domenica, però, c’è stata una mezz’ora in cui la partita è sembrata riaprirsi, diventando quasi un testa a testa.
Accade poco prima di mezzanotte.
Siamo nel salotto tv di Bruno Vespa, che sta conducendo un Porta a Porta speciale elezioni, con i sondaggi curati dalla triade Antonio Noto, Fabrizio Masia e Nicola Piepoli. In studio però c’è solo Noto, che alle 23.40 dà i suoi exit poll: 48-52 per Bonaccini, 43-47 per Borgonzoni. Simili a quelli delle altre trasmissioni.
La sorpresa arriva poco dopo, alle 23.56, quando Noto legge le prime proiezioni. “È un campione poco attendibile, ma sono dati reali…”, premette il sondaggista. Bonaccini è al 48,2% e Borgonzoni al 45,9. Solo 2,3 punti di differenza. Gli ospiti in studio sbiancano per la sorpresa: “Vuoi vedere che gli exit poll hanno toppato?”.
VESPA, da uomo di tv, subito si eccita: un testa a testa è un toccasana per l’audience. “Due punti e qualcosa possono essere pochissimi o tantissimi. Ma la partita si riapre…”, osserva.
Nel frattempo, nella Maratona Mentana su La 7, i dati di Swg continuano a confermare un ampio divario in favore di Bonaccini. Lo stesso Mentana vede i dati di Vespa e commenta: “Vedo che altri programmi stanno dando una forbice più stretta, ma noi ci fidiamo dei nostri sondaggisti…”.
Per Raiuno nei minuti che seguono la mezzanotte la partita in Emilia è apertissima. Ed è in quel momento che, a sorpresa, a mezzanotte e un quarto, Matteo Salvini si presenta davanti ai giornalisti, prendendo tutti in contropiede. “Sono entrato di nascosto per fregare Vespa e Mentana…”, esordisce, mentre l’inviata di Porta a Porta, Vittoriana Abate, corre a mettergli il microfono davanti.
E sarà sui numeri dati da Raiuno che Salvini parlerà non proprio da sconfitto, ma da uno che in Emilia forse se la può ancora giocare. “Avere una partita aperta con un distacco del 2,3% è per me una grande emozione, per la prima volta da 70 anni quella regione è diventata contendibile…” , dice il leader della Lega.
Che poi aggiunge: “Se vincerò in Emilia sarò felice, se perderò sarò contento lo stesso e lavorerò il doppio… ”. Non ci crede nemmeno lui, ma l’importante è la sua narrazione.
“SI È INFILATO nell’unico momento in cui il divario tra i due candidati era stretto e ha imposto la linea a giornali e tv…”, fa notare una fonte Rai. Se solo avesse aspettato un po’, avrebbe dovuto usare parole diverse, perché 22 minuti dopo la mezzanotte la successiva proiezione di Noto riallarga la forbice emiliana: 48,6% per Bonaccini, 45,5% per Borgonzoni.
L’ultima proiezione data da Porta a porta, verso l’1.30, è poi assai vicina al risultato reale: Bonaccini al 50,9% e Borgonzoni al 44,1.
“I numeri vengono dati man mano che arrivano, e noi di solito preferiamo essere prudenti. Domenica sera abbiamo azzeccato i primi exit poll e anche le proiezioni, quando sono diventate attendibili…”, osserva Antonio Noto.
Assolutamente vero.
Però negli studi di Porta a porta, e solo lì, la partita per mezz’ora si era riaperta, con un bell’assist a Salvini, che ha scelto quel momento per parlare. Come un assist è stata l’anticipazione della puntata con il leghista mandata in onda mercoledì scorso durante la partita Juve-Roma, con Vespa costretto a riequilibrare il giorno dopo con medesimo spot pro Zingaretti durante Don Matteo.
Vicenda su cui ieri l’Autorità per le telecomunicazioni ha riscontrato la violazione del contratto di servizio per violazione del pluralismo che porterà probabilmente una sanzione per la Rai.