”FINIAMOLA DI PRENDERE PER SERIO QUEL CHE SERIO NON E’!”
“Le cosiddette “Primarie” del Pd di cui oggi tanti media strombazzano come se fossero una cosa vera, sono un’emerita buffonata nonché una profonda presa per i fondelli per i gonzi che ci credono o per quelli che amano essere presi per i fondelli (de gustibus…).
E le stesse perplessità, sia chiaro, le ho sulle consultazioni on line del M5S.
I motivi sono più d’uno.
1) In Italia non c’è nessuna legge che obblighi i partiti a fare le Primarie, pertanto qualunque consultazione di questo tipo dentro un partito non è vincolante (a dire il vero non c’è proprio una legge sui partiti, ma vabbè…).
2) Ne consegue che le “Commissioni” Regionali che dovrebbero sovrintendere all’organizzazione del voto non sono garanzia di nulla;
3) Un’elezione Primaria – per essere reale – dovrebbe far votare solo i propri iscritti altrimenti è chiaro che il voto si apre a delle contaminazioni.
Se le contaminazioni – dopo dodici anni – non ci sono mai state ed emergono sempre gli stessi papaveri non vuol dire che il fair play regni sovrano nella politica italiana, vuol dire che le “Primarie” sono pilotate;
4) Fatte con questa pesca a strascico in cui “chi vuole vota” è chiaro che nei sottoposti locali scatti la corsa alla conta e allora arrivano ai gazebo elettori portati con la carriola (sempre perché non essendoci una legge nessuno obbliga a registrare il voto, e soprattutto nessuno può andare a controllare).
5) Non è che gli Americani siano proprio scemi.
Se prima di arrivare alla Convention finale estiva (quella che incorona il candidato vincente) fanno prima delle consultazioni su base territoriale per eleggere i delegati che andranno alla Convention, un motivo ci sarà.
Così come ci sarà un motivo se irregimentano il voto dei Super Delegati.
Questa castroneria delle Primarie serve solo a una cosa: a distrarre i militanti/elettori dai bizantinismi (complessi, ma molto più democratici) di un Congresso vero. Che ovviamente non si può fare se alla base non è vero neanche il partito.
Sono un’illusione di democrazia alla quale sarebbe ora di togliere ogni legittimazione.
P.S.= Scommettiamo che vincerà Zingaretti?”
di Antonio Valenzi