“NELL’ULTIMA PUNTATA di “Gomorra” (quarta stagione) il magistrato Ruggeri incastra il boss Gennaro Savastano che si condanna a un’esistenza tombale per sfuggire alla giustizia.
Dunque, c’è ancora qualcuno che rappresenta la legge a Secondigliano dove, in un paesaggio allucinato, impazzano le bande criminali che smerciano droga e ingaggiano ferocissime guerre.
Senza che mai si veda l’ombra di un poliziotto e dove la politica esiste soltanto se si tratta di partecipare al banchetto del malaffare.
Una finzione non troppo lontana dalla realtà di Napoli dove, in quello stesso venerdì, un killer può uccidere un rivale, in pieno centro e in pieno giorno, ferendo gravemente una bambina di tre anni e colpendo anche la nonna.
In questo caso, le forze dell’ordine fanno quello che possono, mentre chi rappresenta le istituzioni brilla per la sua assenza.
Qualcosa dovrà spiegare il sindaco della città, Luigi de Magistris, oltre che esprimere il proprio cordoglio (“siamo sconvolti, preghiamo per lei”).
Molto dovrebbe spiegare il ministro degli Interni a cui la par condicio delle responsabilità sta molto stretta.
Visto e considerato che la figura pubblica di Matteo Salvini resta immortalata nell’immagine di lui, giustiziere del popolo, che imbraccia un mitra.
Scriviamo “dovrebbe” perché sappiamo bene che il cosiddetto capitano dedicherà alla piccola con il polmone perforato qualche parola anche sincera.
Mentre condirà la permanente campagna elettorale con qualche battutina sull’inefficienza del sindaco di sinistra (già fatto).
Eppure, come titola “Linkiesta”, il bilancio del cosid- detto ministro della sicurezza, in tema di sicurezza è disastroso.
“Bambini feriti in sparatorie in pieno centro, commercianti ammazzati a colpi di spranga, carabinieri uccisi in pieno giorno, scontri con armi da fuoco davanti alle scuole.
L’Italia è fuori controllo”, scrive Francesco Cancellato.
“Eppure Salvini continua a fare comizi come niente fosse”.
Non è un caso se l’ultima foto postata dal vicepremier tutto chiacchiere e distintivo, ce lo mostra pensoso (sui destini dell’Europa, ovviamente) accanto al premier ungherese Viktor Orbán, degno alleato, mentre alle loro spalle incombe un minaccioso reticolato sovranista.
Ciò malgrado il leader leghista continua e continuerà a macinare consensi, fino a quando la percezione di una sicurezza modello Facebook inizierà a frantumarsi sotto i colpi della realtà.
In ogni caso, suggeriamo ai creatori di “Gomorra” un possibile seguito per la quinta stagione.
Il giudice Ruggeri viene trasferito e la sua indagine finisce nel nulla.
Gennaro Savastano può tornare tranquillamente ai suoi traffici e ai suoi affetti.
Lo vediamo mentre sul palco di una convention dedicata al Rinascimento di Secondigliano stringe la mano al nuovo premier e gli porge, tra gli applausi, un vasetto di Nutella.”
Antonio Padellaro – il Fatto Quotidiano 05-05-19