“LO STRAPOTERE del Movimento 5 Stelle della Camera deriva dalla volontà comunicativa iniziale di dare l’immagine di una forza politica nuova fatta da volti giovani (…).
Questo strapotere mediatico del giovanilismo esasperato, da contrapporre alla gerontocrazia imperante, sarà sempre un limite in termini di saggezza e competenza e un punto di forza quanto a energia e vitalità del gruppo parlamentare del movimento”.
Risponde Antonio Padellaro
“La SENATRICE Elena Fattori è vittima di due pregiudizi.
Il primo, alimentato dai diffamatori un tanto al chilo – politici e dattilografi – è che il M5S sia un’accozzaglia di ignorantoni, terrapiattisti e incapaci (ma anche piuttosto ladri, vedi Marcello De Vito).
A cui, per un malaugurato incidente della storia, il popolo italiano ha affidato un’ampia maggioranza alle ultime elezioni, e quindi la guida del Paese.
Il secondo preconcetto, alimentato nello stesso M5S, è che la notorietà della senatrice si debba unicamente al suo essere insofferente rispetto alle decisioni dei vertici del movimento (vedi il suo no al salva Salvini sul caso Diciotti).
In ciò accomunata a un’altra “dissidente”, la senatrice Paola Nugnes, con cui condivide l’incombente rischio di un provvedimento di espulsione da parte dei probiviri grillini.
Per confutare la prima sciocchezza sa- rebbe sufficiente che i frequentatori di triti e ritriti luoghi comuni (il più insopportabile dei quali versa calde lacrime sulla “perdita dell’innocenza”, ovvero della “verginità”, ovvero dell’“anima” pentastellata) si sforzassero almeno di dare un’occhiata alla copertina del succitato testo per apprendere che la Fattori, laureata con lode in Scienze Biologiche è stata ricercatrice pres-
so l’Istituto di ricerche di Biologia molecolare di Pomezia.
Non certo la sola ad aver portato nel parlamento 5 Stelle competenza ed esperienza.
Se poi i custodi dell’illibatezza il libro addirittura lo leggessero scoprirebbero una narrazione del mondo 5 Stelle capovolta rispetto alle loro credenze.
Verrebbero per esempio a conoscenza delle battaglie condotte dai e nei gruppi parlamentari M5S contro “l’oscurantismo” e il “partito trasversale dell’ignoranza”.
Del quale fanno parte i picchiatelli delle scie chimiche e i negatori dello sbarco dell’uomo sulla luna, tutto sommato innocui se messi a confronto con i cospicui interessi economici e il vergognoso ricatto immorale che hanno agito dietro la “finzione” Stamina, alla fine smascherata.
Ancora più impegnativa, racconta Elena Fattori, la sfida alle teorie No Vax, vinta grazie anche all’apporto di Rocco Casalino, “un sostenitore senza se e senza ma delle ragioni della medicina e della sensatezza scientifica”.
Nel libro si racconta poi dell’evoluzione di Beppe Grillo, dal negazionismo dei suoi primi spettacoli alla sottoscrizione del “patto trasversale per la scienza” lanciato dai professori Silvestri e Burioni.
Per crescere ancora e legittimarsi come forza di governo il MoVimento dovrebbe fare appello, al suo interno, a tutti coloro che come la senatrice Fattori sono portatori di conoscenza e competenza.
Quando è sorretta da saldi principi la libertà di pensiero è un valore aggiunto, non un fastidioso ostacolo di cui liberarsi.
Ma, con l’istinto autolesionista dei 5 Stelle non si può mai dire.”
Antonio Padellaro – il Fatto Quotidiano