I post di Pina Fasciani sono ormai da considerare veri e propri editoriali, sempre da condividere e riproporre all’attenzione degli amici.
“Nuovo governo, nuova possibilità.
La stanchezza prende quando non vedi per troppo tempo in politica una possibilità.
Prima il ventennio berlusconiano, nefasto sul piano culturale, morale e politico, poi i tentativi di rinascita del centrosinistra affidati a un capetto egocentrico e incolto, amante del potere per sé e per il suo giglio magico, poi l’apparire e l’ascesa di un movimento che al sud raccoglie la protesta e la convoglia verso una deriva antipolitica e anti istituzionale raccogliendo i delusi di sinistra,
E poi la Lega, con un nuovo capo, che accarezza l’ idea di rimettere ordine e disciplina scatenando la rabbia dei poveri verso altri poveri, che diventa forza nazionalista e nel contempo foraggia le ragioni del nord a scapito del sud, solleticando la rinascita di uno Stato autoritario.
Un quadro desolante, dove la politica si riduce a gioco di potere, mentre l’Italia annaspa in una crisi senza fine, dove le tragedie si consumano in un attimo, tra lo scalpore immediato e la dimenticanza il giorno dopo.
Morti sul lavoro, morti per frane, alluvioni, terremoti, ponti, emigrazioni, disoccupazione, povertà, criminalità, calo demografico, invecchiamento della popolazione, sanità e scuola al lumicino.
L’Italia è diventata una signora stanca e confusa, muore ogni giorno, sotto i colpi inferti dalla crisi e dalle inadeguate e fallaci ricette fin qui adottate.
La svolta è necessaria, è auspicabile, non può più attendere.
Ma di quale svolta parliamo ?
Parliamo di svolta sui contenuti, sulle ricette, sulle prospettive.
Non può più reggere una condizione di bassi salari e bassi consumi.
Non può più reggere un Sud senza prospettive con le nuove generazioni che di nuovo emigrano, non può più reggere un territorio fragile , esposto più di altri ai cambiamenti climatici, senza interventi strutturali, non può più reggere una Sanità e una Scuola senza reimpiantare il loro carattere di servizi universalistici, non può più reggere una ricerca, in tempo di intelligenza artificiale, sottovalutata e bistrattata.
Come non può più reggere uno Stato di diritto che mortifica i diritti, consegnando i doveri al mercato .
La stanchezza è dover ripetere per decenni questo elenco, ormai una litania che comincia anche a infastidire chi legge e chi scrive.
Allora scatta una reazione, voglio sperare. Voglio sperare che Grillo e Zingaretti facciano sul serio, voglio sperare in una sperimentazione sulle soluzioni a questi problemi, voglio uscire dalla ineluttabilità del fallimento ancora una volta.
Mettiamo un punto. Ricominciare è possibile, basta avere negli occhi le sofferenze di tanti e provare a dargli risposte, le soluzioni si possono trovare.
Se questo sarà lo spirito, per fare nascere questo governo , il governo durerà e farà le cose giuste , se lo spirito sarà altro non ci sarà scampo per nessuno.
Non sprechiamo questa possibilità.”