spassoso come al solito per Il FQ, 29-04-19
“Voce del verbo pagare.
“I giudici che sbagliano devono pagare” (Matteo Salvini, Lega, vicepremier e ministro dell’Interno, Il Dubbio, 26.4). Quarantanove milioni in comode rate di 79 anni.
Il dito nell’Ocse.
“L’Ocse critica il reddito di cittadinanza: ‘Troppo elevato’” (Corriere della Sera, 26.4). Allora facciamo così: quelli dell’Ocse prendono il Reddito di cittadinanza e gli italiani poveri prendono lo stipendio medio dell’Ocse.
Duce tu sei la Luce .
“ ‘Dalle parole ai fatti’: più che uno slogan è il simbolo della politica di Salvini… Né le inchieste né i tentennamenti della maggioranza lo smuovono” (Tg2, citato da www.nonleggerlo.it, 18.4). Dal Vangelo secondo Sangiuliano.
Colpa di Virginia.
“La Roma oggi ha pareggiato con l’Inter… non male, ma non bene! Forse anche questo però è colpa della pessima gestione della città, del traffico impazzito, del caos e dei cassonetti fetidi e puzzolenti, dannosi per la salute… tutti sotto stress!” (Paola Binetti, senatrice Noi con l’Italia, Twitter, 21.4). Quando la Roma pareggia o perde è colpa della Raggi. Invece quando vince è merito della Binetti.
Pisachi?
“Tra gli investimenti europei che portano sviluppo in Italia c’è anche la Tav. Un’opera che ora va terminata” (Giuliano Pisapia, ex Democrazia Proletaria, ex Rifondazione comunista, ex Sel, ora Pd, La Stampa, 24.4). Da Democrazia proletaria a Democrazia proprietaria.
Aspirina Radicale.
“Radio Radicale è un farmaco. Si tratta di una medicina originale che difende la democrazia. Chiuderla è come togliere dal mercato l’aspirina” (Luca Landò, Repubblica, 26.4). No, è come dire a chi va in farmacia che l’Aspirina deve pagarsela lui, non noi.
Micron.
“Giuste le rivendicazioni dei Gilet gialli” (Emmanuel Macron, presidente della Repubblica Francese, 26.4). Ora i discorsi glieli scrive Di Battista.
Speriamo che sia femmina.
“Io, costretta a lasciare perchè sono una donna” ( Catiuscia Marini, Pd, presidente dimissionaria dell’Umbria, Il Messaggero, 17.4). In effetti è indagata per abuso d’ufficio, favoreggiamento, falso ideologico e materiale: tutti reati al maschile, dunque sessisti.
Pesi massimi.
“Mio figlio è andato alla manifestazione (degli ambientalisti con Greta Thunberg, ndr). A casa parliamo di ambiente e sviluppo. Lui sostiene scelte radicali, io spiego la complessità di tali scelte. Felice del suo idealismo. Ma non facciamo i paternalisti rincorrendo Greta. Lasciamo ai giovani lo spazio x i loro ideali”(Carlo Calenda, Pd, Twitter, 20.4).
“Picchialo! Buona Pasqua” ( iuliano Ferrara, Twitter, 20.4).
“Quello sempre. Di base. Almeno due volte al giorno. Buona Pasqua anche a te”,
“Sono anche molto severo. Ieri per l’appunto si è beccato un bel ceffone per aver risposto male alla madre. E gli ha fatto un gran bene”,
“Ogni tanto anche un bel calcione nel sedere funziona. Ma dà meno soddisfazione”,
“Ceffone ben assestato a adolescente grosso e turbolento… Non farlo quando c’è necessità è una grave responsabilità”,
“E ora scusate ma devo andare a picchiare i figli, distruggere videogiochi e rubare uova di Pasqua alle signore anziane. Buona Pasqua” (Calenda, 20.4).
Delle due l’una: o Calenda, da piccolo, ha preso troppe botte, o ne ha prese troppo poche.
Pesi minimi.
“Piero Pelù, Marco Travaglio, il Fatto Quotidiano, le giornaliste D’Eusanio e Miriano, il Corriere di Caserta, Panorama, il ministro Trenta, la senatrice Lupo, lo chef Vissani” (Matteo Renzi, senatore Pd, elenca i destinatari delle sue ultime querele, Facebook, 17.4). Vedi sopra.
Tutta invidia.
“L’Italia a rischio bancarotta. Se la Lega non staccherà la spina sarà corresponsabile dei disastri di un governo che ci sta trascinando nel baratro” (Silvio Berlusconi, FI, Il Foglio, 25.4). Gelosone.
Schifio.
“Schifani: chi pensa di cannibalizzare FI si sbaglia di grosso. Meloni? Irriconoscente” (Corriere della Sera, 16.4). Ha parlato il riconoscente che nel 2013 mollò B. per andare con Alfano e poi mollò Alfano per tornare con B.
Il titolo della settimana.
“‘Formigoni va liberato’: 3mila firme per la grazia. Il gruppo Facebook dell’amico Cenicola: ‘Petizione a Mattarella, il carcere è spropositato’” (il Giornale, 26.4).
Essendo stato condannato a soli 5 anni e 10 mesi di galera per corruzione e concussione per aver intascato appena 6 milioni di tangenti, in un Paese civile sarebbe, come minimo, presidente della Repubblica.”
MARCO TRAVAGLIO