MARIONE:
“È credibile che il PD vada in piazza perchè si danno soldi ai poveri?”
Il tipo non mi è simpatico, proprio per niente, e non mi piace quel che dice su famiglia e diritti civili.
Sui diritti civili aborro le sue crociate.
Se fosse per Mario Adinolfi torneremmo alla cintura di castità.
Per caso ho letto questa sua intervista e la riporto, forse l’unica riflessione giusta che abbia mai fatto nella sua vita.
Dai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”
““Avendo fatto il candidato alla segreteria tra i 5 fondatori e il deputato non sono indifferente a ciò che accade nel PD. Purtroppo accade uno sfacelo continuo che avevo individuato quando lasciai il PD.
Mi era chiaro che quello che stavano facendo andavano contro gli interessi del popolo, era partita una deriva antipopolare di cui ancora non si sono resi conto.
Si sceglie quella strada perché si pensa di stare più comodi nei rapporti con poteri molto forti.
Hanno scelto di stare con un’elite antipopolare: banche, eurocrati, Bruxelles, interessi legati anche culturalmente ad alcune lobby.
Hanno sventolato la bandiera dei nuovi diritti civili anche sul palco di Piazza del popolo, e lì si comprende che ancora non hanno capito. Sono diventati come il partito radicale.
Se fosse segretario del PD Emma Bonino non ci sarebbe niente di strano, nella storia non si sarebbe mai immaginato un Pannella segretario del PCI o della DC. Questa è roba da 3%, non è roba da partito di massa. Sono andati in piazza contro il reddito di cittadinanza.
E’ credibile che la sinistra vada in piazza perché si danno soldi ai poveri? Oggettivamente questa manovra, che a me non piace, dà più pensione ai pensionati che hanno poco, più soldi ai poveri che non hanno niente. La sinistra non può scegliere questo come tema per fare la sua opposizione.
E’ folle che la sinistra agiti sul palco come unica materia di identificazione la difesa dei nuovi diritti civili, che sono un assalto ad altri poveri, ad altri ultimi: l’eutanasia, l’aborto.
Oggi un papà e una mamma che hanno 4 figli sono automaticamente poveri e ultimi, ma a quelli del PD la parola famiglia fa schifo. Io li conosco bene, questi vanno in vacanza con lo yacht a Ponza.
Se continuano a pensare che la soluzione sia avere comportamenti privati completamente staccati dal rapporto con gli ultimi, non vanno da nessuna parte.
Se tu fai la trasmissione con Lucio Presta da Piersilvio Berlusconi, se tu ti fai la casa da 1 milione e mezzo di euro, questo crea un’enorme distanza con il mondo della sinistra.
Se poi vai a dire che quelli che ti danno 780 euro al mese sono fascisti, la gente non ti crede più.
Quando loro dicono in maniera sprezzante che Di Maio era uno che faceva lo steward allo Stadio San Paolo, lo dicono dalla loro terrazza col cocktail in mano, è folle.
Zingaretti? Appartiene allo stesso percorso. Non hanno capito che la novità deve essere novità.
Zingaretti andrebbe benissimo per fare il segretario dei Ds di Fassino del 1995.
I Ds prendevano il 16% e dopo 11 anni il PD è tornato al 16%.
O trovano un ragazzo, uno studente, un operaio, un vero leader.
Salvini lo vedi nell’immaginario collettiva mangiare pane e salame, va in vacanza a Milano Marittima come qualsiasi garzone del bar,
Veltroni c’ha casa a Manhattan.
La proposta di Orfini è meravigliosa: sciogliamo il Pd, poi però lo rifondiamo e non cambiamo manco il nome.
Ma allora che proposta è? Sono sempre loro. E’ una presa per il culo permanente”.
Poi ne ha anche per il governo.
“L’Italia è un Paese in cui il flusso elettorale è estremamente mobile.
Se vedevamo Renzi alle precedenti europee sembrava l’imperatore del popolo italiano.
Gli italiani giudicano i fatti e vedono se alla fine di un percorso stanno peggio o meglio. Dopo questa ondata populista, che secondo me è pericolosa, chi saprà rappresentare le vere istanze popolari potrà costruire la sua opposizione a questo governo.
L’errore strutturale di questa manovra è prendere una valanga di soldi e comprarsi i voti come ha fatto Renzi.
Con un click hanno trasferito denari pubblici nelle tasche delle persone.
Questo drogherà il consenso alle elezioni europee, ma chi pensa che non ci siano conseguenze nel fare così non capisce che in realtà ci saranno conseguenze molto gravi e ci sarà chi starà molto peggio dopo queste conseguenze, ovvero il vastissimo ceto medio di questo Paese.
Chi saprà rappresentare meglio le istanze dei lavoratori e della famiglia, avrà in prospettiva il ruolo di opposizione seria a questo governo un po’ farfallone”.