Da Lettere al Direttore de Il FQ, 7-6-19
“Il fascismo 2.0, una deriva da fermare al più presto.
Abbiamo di fronte un nuovo fascismo.
I segnali ci sono tutti:
la Digos che entra nelle case dei cittadini;
la punizione per la professoressa che ha accostato il decreto Sicurezza alle leggi razziali;
la minacciata revoca della scorta ai giornalisti scomodi (Saviano, Ruotolo);
la lotta alle mafie solo in favore di telecamera.
Un fascismo 2.0, che usa i social per propaganda, per attaccare i giornalisti (Fazio, Gruber, Saviano, Mentana), per idolatrare il capo come uomo del popolo.
La paura dei migranti per legittimare l’uso della forza e la restrizione delle libertà, così come cento anni fa si spaventarono gli italiani col pericolo delle sollevazioni operaie e contadine contro latifondisti e imprenditori.
Si aizzano gli estremisti violenti per creare disordini e aggredire i “n e m ici del popolo”: rom, immigrati, omosessuali.
Stessa identica strategia usata con le squadracce negli anni 20 contro i dissidenti operai, contadini, sindacalisti, giornalisti.
La situazione parlamentare poi è incredibilmente simile:
il Pd si dimette dalla lotta politica e si “ritira sull’Aventino”;
il M5S continua a sostenere un’alleanza pericolosa;
il premier Conte, che, senza peso elettorale, se da un lato resta l’ultimo argine alla brama di potere di Salvini, dall’altro lato risulta ogni giorno più debole.
L’unica opzione è che, in caso di crisi di governo, Pd e M5S inizino a parlarsi, a trovare temi comuni, a governare con metodi democratici.
Il mio è un appello: non c’è più molto tempo prima che la corrente fascista diventi troppo forte.”
DARIO COMEGNA