Iscritti & simpatizzanti M5S:
“Quando in guerra chiesero a Churchill di tagliare i fondi per musei e arte, lui rispose chiedendo “Allora cosa combattiamo a fare?”. Io ho votato il MoVimento 5 Stelle proprio perché in situazioni come questa o come quella dei 49 milioni si desse per scontato che era roba da Casta. Ben venga il voto. Da parte mia sono e resto sulla posizione già espressa da Roberto Fico. (Silvio Lorenzo Torre)”
“Da iscritto del M5S e prima di tutto da italiano che rispetta le leggi e la Costruzione, esprimo in anticipo il mio pensiero che a breve confermerò sulla Piattaforma Rousseau votando per il SÌ a procedere per processare Salvini e quindi tutto il Governo, semplicemente perché se si ritiene in buona fede di non aver fatto del male, non c’è motivo di aver paura del giudizio della Magistratura. (Stefano D’elicio)”
“L’autorizzazione a procedere di Bonafede verso Beppe Grillo (vilipendio nei con fronti dell’allora presidente Giorgio Napolitano, ndr) va bene perché è onesto intellettualmente, l’autorizzazione a procedere verso Salvini no perché c’è pericolo che caschi il governo. Diciamo la verità, l’onestà applicata al Movimento va bene, l’onestà applicata alla Lega crea problemi. Chi ha dalla sua parte l’onestà non deve temere la legge. Per questo voterò sì. (Carlotta Graziani)”
Sono attivista della prima ora, credo nel M5S e ci crederò sempre… però questa svolta democristiana non mi sta piacendo per niente. Lunedì voterò Sì sulla piattaforma Rousseau, non bisogna aver paura di Salvini! Sempre con coraggio col cuore oltre l’ostacolo (Andrea Pesce) Ma come è possibile votare senza avere la minima informazione sull’accaduto? Su questa base è ovvio che si debba votare per la procedibilità nei confronti di Salvini e, nel caso si sia trattato di una decisione collegiale, anche nei confronti di altri. Naturalmente, se non dovesse essere accertato alcun reato, saremo tutti molto più contenti. (Paolo Brescancin)”
“Spero che la base M5s voti “Sì” all’autorizzazione del processo (decisione, a mio parere, più che doverosa, dopo la lettura delle carte e l’esatta comprensione della domanda dei giudici). Salverà l’anima del Movimento e costringerà ad un benefico bagno di umiltà l’élite M5s (non vedo ormai come chiamarla) che siede nella giunta del Senato. (frasca 86)”
“(I prossimi tre messaggi fanno parte della stessa conversazione) I fatti contestati, non sono riconducibili al solo Salvini ma all’intero governo, che decise collegialmente. Decisione che, personalmente, approvai. Ma se sono elettore ed iscritto al M5S, è perché ho SEMPRE creduto, che ministri e parlamentari, non debbano MAI sottrarsi al vaglio della Magistratura, ove questa ritenga ci sia da accertare se l’agire di un governo sia sanzionabile. QUESTA doveva essere la linea di TUTTO il governo FIN DALL’INIZIO… e lo sarebbe stata, se Salvini non avesse cambiato idea. Per me sarà SÌ. Pur accettando la diversa decisione che eventualmente dovesse prevalere. (Dammi le chiavi) Qui la magistratura è politicizzata, e vuole condannare un politico per motivi politici: frenare lo sbarco dei clandestini. I magistrati vogliono condannarlo e lo condanneranno se ne hanno la possibilità. Se Salvini sarà condannato probabilmente saranno pure condannati Conte e company. E la magistratura detterà la politica dei futuri governi. (Gaetano Alù) Senza offesa, ma questo è il genere di discorsi con cui ci ha sempre ammorbato Silvio….. (Dammi le chiavi)”
“Secondo me si stanno perdendo in un bicchiere d’acqua. A Salvini si diceva che per la storia che ha il M5S non potevano che votare a favore del processo mentre nel frattempo tutto il governo si autodenunciava per una scelta che è ovviamente di tutto il consiglio dei ministri. Se di fronte a questa scelta di assoluto buonsenso Salvini facesse saltar il governo allora si assumerebbe anche la responsabilità di mandare a casa un governo con il 60% dei consensi. Questo sarebbe stato logico ma ormai i 5S si sono messi in mezzo a giravolte infinite. Poi ci domandiamo perché dal punto di vista comunicativo soccombiamo di fronte a Salvini. Detto questo voterò sì al processo. (Mariuccio Santini)
Ti riporto la posizione di noi iscritti: sì al processo per Salvini. Saluti. (Marco Mocci, sul profilo Facebook di Mario Michele Giarrusso)
Non ci si può autodenunciare e poi chiedere preventivamente il non luogo a procedere, questo non è corretto, se vogliamo il cambiamento devono esserci comportamenti coerenti, le Legge deve essere uguale per TUTTI. (Franco) Gli attivisti non capiranno stanne certo. Avete snaturato il Movimento. (Nicola Giambacorta, sul profilo Facebook di Mario Michele Giarrusso).”
IL QUESITO:
«Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato?
– Sì, quindi si nega l’autorizzazione a procedere
– No, quindi si concede l’autorizzazione a procedere».
E Grillo scrive parole pesanti, anche se edulcorate dalle metafore.
«Se voti Sì vuol dire No, se voti No vuol dire Sì! Siamo tra il comma 22 e la sindrome di Procuste!».
Comma 22, la prima citazione, rimanda al romanzo Catch 22, dello scrittore americano Joseph Heller. Nel libro, che racconta le vicende di un gruppo di aviatori Usa durante la seconda guerra mondiale, il «comma» non è altro che un inganno. La regola in questione dà soltanto l’illusione della possibilità di scegliere, ma trascina i protagonisti in un cortocircuito senza vie d’uscita studiato dagli apparati burocratico – militari. Ecco spiegato il riferimento alla consultazione farsa.
La sindrome di Procuste, invece, consiste nell’invidia che i mediocri provano verso chi è più talentuoso e di successo.
In questo caso forse Grillo si riferisce all’esito del risultato, variabile a seconda della considerazione che il M5s ha dell’alleato Salvini.