Luisella Costamagna: il farmaco Salvini promette cure miracolose
di Luisella Costamagna per Il Fatto Quotidiano, 3 maggio 2019
Tutti gli istituti di ricerche sono concordi: In Italia cresce la domanda di un nuovo farmaco.
Forse per le carenze di ferro dei governi precedenti, è boom di vendite per il SALVINI, prodotto di nuova generazione della casa farmaceutica Lega.
Si trova in commercio in diversi formati: per aerosol (nebulizzato nell’etere o via social), in compresse effervescenti (molto effervescenti) o in supposta (il più diffuso).
IL SALVINI è un medicinale che promette di curare tutti i mali attraverso alcune formule semplici semplici, adattabili alle diverse situazioni, tipo “tutti a casa”, “prima gli italiani”, “è finita la pacchia”, “gli diamo una bella sforbiciata”, “nessuna pietà”, “in galera” o, all’occorrenza, adora- bili filastrocche quali “ruspa, ruspa, ruspa” o “zac, zac, zac”, accompagnata quest’ultima dal gesto delle dita a mo’ di forbici, per indicare vuoi il taglio drastico all’accoglienza, vuoi la castrazione chimica per gli stupratori.
Tocca segnalare che in questi casi – così come di fronte alla visione improvvisa di navi con migranti, Fabio Fazio, Laura Boldrini o Roberto Saviano – il farmaco produce nei pazienti un fastidioso effetto collaterale: intensa salivazione, meglio nota come bava alla bocca.
Il SALVINI rientra nella categoria farmacologica dei “tonici adattogeni”: tempra il carattere, permette di superare la stanchezza psichica e fisica (ad esempio per scattare come un velocista dai giornalisti, a “fare tana” na” all’alleato di governo impegnato in tv) e consente di superare lo stress da vicepremier di minoranza attraverso un sofisticato processo di mimetizzazione.
Al pari delle noccioline di Superpippo, una volta assunto il farmaco si può diventare Super sindaco (e commissariare i primi cittadini sulle ordinanze “anti balordi”), ministro dei Trasporti (e chiudere i porti e tenere aperto il Tav), ministro della Difesa (e lanciare la leva obbligatoria), su su fino alla premiership (e chiamare la ministra della Salute sui vaccini) e alla Presidenza della Repubblica (con direttive su migranti e Ong da capo del consiglio supremo di Difesa).
I laboratori della storica sede di via Bellerio stanno ora mettendo tendo a punto il SALVINI ACT, che agisce in tempo reale e permette di guadagnare il soglio pontificio.
Sarà disponibile solo tra qualche mese, forse subito dopo le europee.
Da notarsi che la mimetizzazione può essere anche fisica: basta entrare in una toilette (in mancanza di cabine telefoniche), fare un giro su se stessi, e – ta-dah – ci si ritrova in divisa da poliziotto, finanziere, aviatore… con o senza mitra.
IL SALVINI può essere assunto in un’unica soluzione o, per ottenere risultati migliori e più duraturi, si consiglia la profilassi mensile, che offre una copertura mediatica costante a tutti i fastidi, attraverso lo spostamento sistematico dell’attenzione dell’opinione pubblica: caso Siri?
Daje alla Raggi.
Il M5S incassa il Reddito di cittadinanza? Viva il Tav. Eccetera.
Avvertenze e precauzioni: il Salvini è solo un integratore e non può sostituire una dieta varia ed equilibrata. Per bilanciarne l’assunzione si consiglia di alternare gli improperi ai nègher con petizioni per salvare qualche cane abbandonato o malmenato.
Deve essere somministrato in corrispondenza dei pasti, a base di Nutella o pizza o pasta rigorosamente Made in Italy, preferibilmente la mattina.
La sera, come la cassoeula, rischia di turbare il sonno.”