“CHI ERA COSTUI? Potrebbe chiederselo più di un lettore. Eppure Giorgio Silli, imprenditore pratese del tessile, assessore per anni nel suo Comune, è responsabile immigrazione di Forza Italia e, non bastasse, deputato.
Ieri il nostro ha annunciato “la scelta più sofferta della sua vita”: lascia il gruppo di FI e s’accomoda nel Misto.
Scrive Silli: “Non accetto più di sentirmi dire dagli amici e sostenitori di una vita che su molti temi siamo diventati come il Pd”;
“amici cari, con tutto il rispetto, metà di noi oggi incarnano una linea che assomiglia più a quella di Matteo Renzi che non a quella che impostammo insieme oltre un decennio fa, quando eravamo noi a trainare il centrodestra e non a esser trainati”, mentre “l’altra metà di noi, ogni giorno, si domanda perché restare”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, pare, la scelta di FI di votare contro una mozione sul genocidio armeno.
La decisione di Silli sembra, insomma, proiettarlo verso Salvini e il pensiero deve aver colto anche Silvio Berlusconi, che l’ha chiamato dall’ospedale in cui si sta riprendendo dall’intervento per una occlusione intestinale: l’ex Cavaliere, che vede franare il partito intorno a sé a tre settimane dalle Europee, gli ha chiesto di ripensarci.”
Il FQ, 04-05-19