Di Pina Fasciani
Il democraticismo è affine al fascismo
La parola “libertà” sulla bocca dei fascisti che assalgono la sede della Cgil fa accapponare la pelle. La loro rivendicazione a suon di spranghe e violenza, distruttiva e arrogante, senza più un limite è il sintomo di una svolta pericolosa.
Violare la sede della Cgil, mai accaduto dalla dittatura fascista a oggi, ha un preciso significato simbolico e politico, quello della fine della “pace democratica” laddove il confronto, anche aspro, avveniva tra soggetti e non invadendo, violandolo, il cuore dei soggetti stessi.
Si è per la prima volta superata la soglia.
Bisogna reagire. Fine del politicamente corretto, perché se è stata violata la CGIL oggi, domani mattina anche altre sedi istituzionali sono in pericolo.
La reazione non può che essere dura. Applicare la Costituzione, sciogliere le formazioni fasciste, arrestare tutti gli autori dell’assalto.
La democrazia è tale se si nutre di regole, se i principi democratici vengono rigorosamente applicati. La degenerazione “democraticista”, falsa e opportunista, quella dei falsi “diritti”, nasconde disegni reazionari.
Il punto di saldatura del democraticismo con il fascismo nasce dal disagio sociale.
Se il clima, dalle vicende della pandemia, ai temi delle povertà, dei licenziamenti, delle diseguaglianze non trovano risposte efficaci e immediate, quella saldatura si rafforzerà e avrà gioco facile.
I volti sfacciati degli assalitori, la goliardia impudente, l’aggressivita’ gratuita e provocatoria si moltiplichera’.
Il segnale è chiaro.
O lo Stato interviene, chiede conto al capo della polizia, al questore di Roma, per capire come mai gli obiettivi “sensibili” siano sfuggiti alla protezione dovuta, e rimuove prontamente chi non ha saputo prevenire; o identifica e arresta gli autori di tale scempio, ponendo fine una volta per tutte a formazioni fasciste lasciate libere da troppo tempo, oppure lo Stato abdica al suo ruolo e alla sua funzione di garanzia democratica. Un vulnus grave si è aperto.
Mettere riparo subito.
Il fascismo nasce quando lo Stato democratico fallisce.
PS: La Meloni ha condannato gli episodi di violenza, senza però pronunciare la parola “fascisti”, non gli viene proprio…… Li ha chiamati delinquenti. Rimane sul generico lei, non ha visto le camice nere, le mani alzate e le squadre di Forza Nuova.E rilancia naturalmente l’attacco alla Ministra Lamorgese. Non sfugge all’occasione.