Divertente ricostruzione di NANNI DELBECCHI di un dialogo tipo fra Greta e i genitori per IlFQ, 20-04-19
“Quanto va ripetendo Greta Thunberg sull’emergenza clima è incontestabile.
Se lei è un fenomeno mediatico, chiediamoci cosa non lo è. Se è stato pensato a tavolino, complimenti al tavolino.
Viviamo nell’età del percepito. Percepisci e porta a casa.
Inoltre, qualcosa di decisivo nel nostro tempo deve essere accaduto e il fenomeno Greta ne è la miglior prova.
Il conflitto generazionale esiste dalla notte dei tempi ma per la prima volta si presenta a rovescio.
I tutori delle regole e della morale, i catoni censori sono i figli; gli irresponsabili, gli incoscienti, i giamburrasca sono i padri.
Cinquant’anni dopo il ’68, il mondo si è davvero capovolto di 90 gradi. Non invidiamo questi millennials destinati a ereditare un pianeta sull’orlo del baratro, però non invidiamo nemmeno i genitori.
“Papà, mi sbaglio o stamattina hai preso la macchina?”
“Eh, sì”
“Ma come? Mi avevi promesso di prendere solo la bicicletta”
“Lo so Greta, ma avevo un appuntamento urgente. Scusa”.
“Non mi interessano le scuse. Voglio i fatti”.
“Ti prometto che è l’ultima volta”.
“Sarà meglio”.
“Mamma, ti sei fumata una canna?”
“Ma no, Greta, che dici”.
“E allora cosa sono questi mozziconi che ho trovato mentre ispezionavo la differenziata? La prossima volta almeno buttali nella carta”.
“Greta, anche stasera resti a casa?”.
“Per forza, devo finire di scrivere il discorso, poi devo rispondere al Papa e a Formigli”.
“Ok. Allora noi andiamo”.
“Buona serata. Ma mi raccomando: a mezzanotte in punto, qui”.
AHAHAHAH