Per chi si fosse perso Aldo Grasso sul nuovo programma di Arbore & Frassica.
Quest’ultimo più invecchia più diventa irresistibile, senza forzature, ha il dono del sense of humour, insieme ad Arbore una coppia esilarante, piacevole starli ad ascoltare ore, si divertono loro ci divertiamo noi.
Aldo Grasso:
«Agata! Tu mi capisci! Agata! Tu mi tradisci! Agata. Guarda! Stupisci…»
Basterebbe analizzare con un po’ di attenzione la canzone «Agata» di Pisani e Cioffi per capire il senso di «Guarda… Stupisci», il nuovo programma di Renzo Arbore, Nino Frassica, Ugo Porcelli e di Giovanna Ciorciolini e Gino Aveta, con la collaborazione di Luca Rea (Rai2, mercoledì, ore 21.05).
Il tema di «Agata» è quello solito delle canzoni napoletane: il male d’amore, la donna infedele e la precarietà della condizione economica. Un marito tradito si lamenta e piagnucola?
Sì, ma l’interprete nel pronunciare la famosa frase «Guarda…Stupisci» con ambo le mani compie quel gesto verso il basso che gli esegeti collocano nella ruvida tradizione priapea. E si ribalta tutto!
Ancora una volta, il merito di Arbore è di saper ricreare nei suoi programmi un clima di complicità: si ride, si scherza, ci si abbandona ai giochi di parole, ai doppi sensi, a un repertorio da teatro di varietà.
Arbore si diverte e cerca di trasmettere al pubblico questo desiderio di divertimento.
Il format è costruito sul modello collaudato della finta lezione universitaria (arricchita dalla presenza sul palco dell’Orchestra Italiana), una buona occasione per far conoscere al pubblico più giovane una parte importante della storia dello spettacolo e della tv.
Ed ecco sfilare, con la complicità di Nino Frassica e Andrea Delogu il pantheon arboriano: Totò, Peppino, Murolo, Pazzaglia, Troisi, Pino Daniele, Franco e Ciccio, Modugno, Merola, De Crescenzo.
Le Teche Rai al meglio: ma Arbore è la Rai (se frasi del genere hanno ancora un senso), lo è più dei direttori che si sono succeduti in Viale Mazzini, più delle buro-tecnocrazie, più delle lottizzazioni.
E quando si esibisce con Gigi Proietti in una barzelletta che non finisce mai, dimostra quanto la professionalità sia l’ultimo dono che la leggerezza fa alla profondità.” di Aldo Grasso
E i collaboratori di sempre come la bravissima costumista Graziella Pera che ha confezionato un abito-pomodoro per la spiritosissima Marisa Laurito, la ciliegina sulla torta della serata.
E Proietti ci regala “Dove sta Zazà…!