“Più di 1.400 donne hanno contattato i centri antiviolenza abruzzesi nel 2017.
Dietro ogni contatto c’è una storia di violenza a una donna che non possiamo accettare e che dobbiamo contrastare con tutte le nostre forze.
Non si tratta di numeri ma di storie di sofferenza che riguardano le nostre mamme, le nostre mogli, le nostre figlie e noi vogliamo che ciascuna possa sentirsi al sicuro, possa contare su una rete di sostegno e di difesa, possa trovare ascolto ogni volta che un gesto o una parola ne ferisca l’integrità e la dignità.
Oggi sono a Sulmona, città di Teresa Nannarone, che insieme alla giornalista Lilli Mandara nei giorni scorsi è stata vittima di un attacco violento e sessista sui social.
Qui intendo assumere un impegno preciso: la Regione che vogliamo investirà risorse sul contrasto alla violenza di genere.
Lo faremo sostenendo i centri antiviolenza e le case di accoglienza, mettendo in rete le realtà esistenti tra loro e con le istituzioni, le forze di polizia, gli enti locali, la magistratura, le strutture sanitarie.
Lo faremo velocizzando i bandi e attivando ogni opportunità per la creazione di ulteriori luoghi di ascolto e accoglienza delle vittime di violenza.
Ma vogliamo anche lavorare per combattere la cultura della violenza.
Costruiremo, in accordo con l’Ufficio scolastico regionale, un piano di intervento per l’educazione nelle scuole, con particolare attenzione ai fenomeni di violenza sui social e su internet.
Colgo l’occasione per manifestare la mia solidarietà e vicinanza a Simona Giannangeli, Presidente dell’Associazione Donatella Tellini-Centro antiviolenza per le donne dell’Aquila, che si è vista tagliare tutte e quattro le gomme alla macchina come atto intimidatorio.
Un gesto inaccettabile!”
Giovanni Legnini, candidato governatore in Abruzzo