Per il Partito Democratico non c’è limite alla vergogna.
Il deputato Gennaro Migliore ha attaccato il sottosegretario Vincenzo Zoccano, intimando al suo collaboratore di uscire dall’aula della Commissione.
Ma Zoccano è una persona non vedente.
Il Partito Democratico si dimostra ancora una volta lontano anni luce dall’avere contezza dei problemi che quotidianamente devono affrontare le persone con disabilità.
Migliore, prendendo posizione in maniera ignobile, avrebbe voluto estromettere dall’aula la persona che suggerisce i punti all’ordine del giorno a Zoccano che, non potendo leggere la documentazione, deve per forza farsi aiutare da una persona di fiducia.
Si tratta di un fatto grave, sconcertante e senza giustificazione.
Non è la prima volta che il Pd manifesta il suo assoluto cinismo rispetto ai temi della disabilità: dopo aver tagliato dieci milioni di euro al Fondo per i disabili, con la gaffe social del suo segretario Martina che ha definito, giustamente, ignobile il Governo Gentiloni di cui faceva parte, ecco un altro triste episodio che palesa come questo partito calpesti senza ritegno le politiche di inclusione.
Per Vincenzo Zoccano è un onere e un onore, come persona non vedente, servire il proprio Paese e svolgere il ruolo di Sottosegretario.
Per farlo ha necessità di essere accompagnato da un collaboratore, checché ne dica Migliore.
Dopo aver smantellato i diritti economici e sociali degli italiani, dopo aver ignorato milioni di poveri concentrando tutti i propri sforzi per favorire lobby, banche e amici degli amici, il Pd se la prende con i disabili, pretendendo che non siano aiutati a svolgere le proprie funzioni.
Si vergognino, chiedano scusa e smettano di fare danni: per loro sarebbe la cosa ‘migliore’ da fare.