Luciano Odorisio

Enrico Mentana:”Anche noi siamo stati neri!”

Siamo un paese senza memoria…o almeno i giovani non sanno e bene fa Mentana a ricordarlo in un suo post:

“Cari odiatori razzisti 2.0, scalmanatevi quanto vi pare, ma non crediate di aver inventato niente di nuovo.

State solo scimmiottando (ironia della sorte) quel che facevano già nel Novecento in molti altri paesi nei confronti di altri immigrati, senza garanzia di permesso né di lavoro.

Vi manda ai pazzi sapere che siamo stati trattati così anche noi, quando eravamo i neri rispetto a qualcun altro.”

 

E UN BOTTA E RISPOSTA CON UN SUO FOLLOWER:

Natascia Caleffi Chissà se il sig. Mentana ha la colf filippina. No perché questi cartelli erano per gli italiani che lavoravano, negli altri paesi non ti permettevano di bighellonare senza far niente a spese di chi lavorava. Come al solito il nostro caro giornalista ci canta la messa per metà.
Enrico Mentana Studi, asina. E impari anche che tre quarti dei filippini hanno cominciato a lavorare in Italia senza permesso di soggiorno, da clandestini
E io sono con Mentana!!!

ALTRO SCAMBIO FRA LUI E UN ALTRO FOLLOWER:

Salvatore GaliaDir. Mentana la storia ha purtroppo i suoi corsi e ricorsi storici, però mi permetta di sottolineare delle differenze tra chi abbandonava il proprio Paese per lavorare ( la stragrande maggioranza) a inizio Novecento e chi oggi, approfittando di situazioni politiche confuse, arriva in Italia in attesa di un futuro migliore che il sistema italiano attuale nn può garantire a causa di una crisi che ha colpito il nostro Paese ( che difatti era completamente impreparato). Dopo tutta questa premessa, cartelli e modi di pensare nella foto sono da condannare in toto
Enrico Mentana Scusi, ma chi emigra cerca di fuggire da una situazione peggiore verso una migliore, sempre e comunque

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