Enrico Mentana:
“La linea l’ha data Di Battista, qui su Facebook. Lo dico senza ombra di ironia, anche perché credo ci sia dialogo tra Dibba e il gruppo dirigente romano. Si può condividere o respingere in toto, ma è una posizione chiara, sulla linea generale della nazionalizzazione.”
Eccola:
“I morti non si possono piangere e basta, morirebbero due volte. I morti vanno “onorati” con scelte rivoluzionarie da parte di chi ha l’onore di poterle prendere.
Io non sono uno di quelli che collega il TAV o altre opere inutili, corrotte e dannose alla tragedia di Genova. Anche se non avessero cominciato quell’idiota buco in Val Susa quel ponte sarebbe venuto giù lo stesso. Il TAV non va fatto a prescindere, non per Genova. Non sono nemmeno uno di quelli che tira in ballo Europa o spread.
Cosa c’entra? Il ponte l’hanno buttato giù a Bruxelles? Non siamo ridicoli e basta con la propaganda. Questo è un momento drammatico dove chi parla di cambiamento ha solo una cosa da fare: far tornare nelle mani dello Stato la gestione delle autostrade. Solo da noi i “capitalisti” agiscono in sostanziale monopolio. Solo da noi sono state affidate loro galline dalle uova d’oro in cambio del nulla o addirittura del sangue e delle macerie.
La magistratura accerterà i responsabili. La politica faccia la politica. Agisca immediatamente revocando le concessioni autostradali perché è un diritto del Popolo italiano essere padrone delle proprie strade, della propria vita e della propria sicurezza.
Ed è dovere dello Stato gestire i servizi essenziali per i cittadini.
Non c’è da tirare in ballo Delrio, il PD, Prodi, D’Alema, Monti o le privatizzazioni vomitevoli che sono state fatte. Non occorre neppure mostrare interrogazioni, dichiarazioni passate. Lasciate questo lavoro da sciacalli a partiti politici editoriali come Repubblica.
Agite amici miei, fate diventare certi personaggi il passato grazie ad una politica rivoluzionaria e lungimirante. Quella che abbiamo sempre sognato quando facevamo opposizione insieme.
Solo così potremo sentirci di nuovo orgogliosi di essere italiani, di vivere in uno Stato che Stato è davvero. Solo così oltre a piangere i morti sapremo onorarli.”
Ecco alcune furiose reazioni:
Hanno ragione, hanno torto?
Che ne pensate?