Stralcio di un’intervista di Emilio Fede con Marco Lillo per IlFQ, 13-4-19
“(…)
““Il mio reato sarebbe avere tentato di indurre alla prostituzione ragazze non minorenni che frequentavano Arcore. Bene, e allora io faccio una domanda: queste ragazze andavano ad Arcore forse per studiare Dante Alighieri o Chagall? Secondo voi quelle ragazze avevano il problema di essere indotte da me? Io sono stupito e mortificato”.
Però ora c’è una sentenza d e f i n i t i va .
E io mantengo il rispetto verso la giustizia che non è rappresentata solo da questa sentenza. Chiedo a voi del Fatto di farvi delle domande su questa condanna a un uomo di 88 anni. La giudice è una donna. Vorrei si chiedesse: è stato giusto condannare Emilio Fede a 4 anni e 7 mesi? Con questi parametri quanto dovrebbe avere uno come Totò Riina?
Silvio Berlusconi è stato condannato a 4 anni (tre dei quali condonati dall’indulto) per una frode fiscale da 7,3 milioni di euro e tu sette mesi in più per le serate di Arcore. Come mai?
Io posso dire con simpatia per il suo giornale che me lo domando anche io! Come mai io ho avuto una condanna così pesante per il reato di avere tentato di far prostituire le ragazze ad Arcore? Le ragazze andavano ad Arcore indipendentemente da me. Perché ci andavano?
Ottaviano Del Turco per corruzione ha avuto 8 mesi meno di lei: solo 3 anni e 11 mesi. Previti un anno e 6 mesi per la corruzione dei giudici sul lodo Mondadori, in continuazione rispetto a quella di Imi Sir, altri 6 anni.
Tutti hanno avuto una pena minore della mia, non solo Del Turco e Previti.
Be’, qualcuno ha avuto di più. Per esempio Marcello Dell’Utri ha avuto 7 anni, però lui per i rapporti con la mafia. Formigoni 5 anni e 10 mesi, però per corruzione.
Mi fa amaramente sorridere con questi confronti. A me 4 anni e 7 mesi! Io sono deluso dalla categoria dei miei colleghi. Dovreste fare voi queste domande, ma darvi anche le risposte. Perché tutti meno di me? Perché così tanti anni a Emilio Fede per avere tentato di favorire la prostituzione? Sarà che io sono peggio di Formigoni e di Del Turco.
Se potesse tornare indietro cosa non farebbe?
Certamente non ho pentimenti. Io vengo dalla Rai che è stata per me una madre e ho fatto di tutto nella mia professione.
Io parlo delle cene…
Non è mai successo niente. Rifarei tutto. Chiedete a Marysthell Polanco cosa pensa di Emilio Fede. L’ho trattata come una figlia, l’ho invitata a cena e non le ho mai mancato di rispetto.
Purtroppo non possiamo chiederlo più a Imane Fadil.
Imane Fadil io l’ho vista poco. Le ho solo detto: cerca un lavoro serio e fai una vita seria perché tu sei una bravissima ragazza.
Che idea si è fatto della sua morte?
Io ho fiducia nella giustizia perché c’è un pro curatore serio come Fr ancesco Greco che arriverà alla verità. Questa è una vicenda enorme e io voglio sapere come sono andate le cose. Una cosa seria, non come la mia.
Ha chiamato qualcuno?
Tanti amici, sono a Napoli dove ho deciso di scontare la pena, a casa di mia moglie. E mi sta vicino il direttore del Roma, Alfredo Sasso. Tanto affetto e tante testimonianze. C’è già l’Emilio fan club.
La compagna di Berlusconi, Francesca Pascale, è di Napoli: l’ha sentita?
Non la sento da tre anni.
Ha chiamato Berlusconi?
No, né lui né nessuno vicino a lui. Ma io sono indagato e in tutto questo tempo ci siamo potuti vedere solo una volta. Penso che sia imbarazzante per lui chiamarmi dopo questa condanna per un fatto così imbarazzante. Io non ho fatto niente! Io non ho portato Ruby. Io andavo via sempre all’u na e mezzo, andavo in piazzale Loreto e compravo i giornali. Sono alla fine della vita (la voce si incrina), la prego di scriverlo: su questa storia si gioca la mia vita.
Cosa direbbe a Berlusconi?
Mio caro presidente, bisognava pensarci prima a chi frequentava Arcore. Avresti dovuto essere meno generoso.”