“Il PD pronto alla battaglia” di Patrizia De Rubertis
“Chi mai può essere contrario a dare una mano ai Comuni in difficoltà finanziaria? Non si può giocare la campagna elettorale sulla pelle di una città e dei suoi abitanti”. Sulla ristrutturazione del debito di Roma Massimiliano Smeriglio, ex vicepresidente di Nicola Zingaretti alla Regione Lazio e ora candidato nella lista del Pd per le Europee, non ha dubbi: “Tutte le amministrazioni vanno aiutate, perché questo è il compito della politica, ma ora la priorità è una: la Capitale”. I
l Pd lo ha detto a Matteo Salvini?
Cosa si dovrebbe dire a un vicepremier che è solo una macchina da propaganda? È gravissimo, inaccettabile, che per fare un dispetto alla sindaca di Roma o ai suoi alleati di governo si sia messo a sparare contro la città. Eppure Salvini sa benissimo che il debito di Roma da 12 miliardi è nato con la giunta Alemanno e allora la Lega mise in atto una delle pagine più brutte della storia politica italiana.
Quale?
Il ‘Patto della pajata’, quando nel 2010 il senatur Bossi, il sindaco Alemanno e la governatrice Polverini trangugiarono polenta e rigatoni con la coda alla vaccinara a dimostrazione che Roma non era ladrona.
Cosa è cambiato da allora?
Ora Salvini per calcoli politici di bottega ha scatenato un attacco violentissimo contro Roma e tutti noi politici dobbiamo difendere la Capitale.
È nata una nuova alleanza Pd-M5S?
No, è un’attenzione ai problemi della Capitale. Anche se il Pd è politicamente lontano da M5S e siamo all’opposizione della Raggi, serve un impegno trasversale per aiutare Roma; non si può boicottare. Siamo pronti alla battaglia: non appoggiamo un sindaco, la cui esperienza è fallimentare, è l’Italia che va salvata.
Patto all’amatriciana per Giorgia Meloni di PDR
“Fratelli d’Italia voterà qualunque provvedimento per aiutare la Capital e”. Onorevole Meloni, sono parole sue. Mica sarà diventata grillina?
Ma non scherziamo. Qui si sta solo giocando sulla pelle di Roma una resa dei conti all’in – terno della maggioranza. Bisogna far capire bene al vicepremier Salvini che non è Roma a chiedere al governo di essere salvata. La città vuole solo essere trattata da Capitale, un biglietto da visita.
Una mission impossible dopo l’ennesimo strappo del governo?
Fratelli d’Italia da anni ha segnato il tracciato. Quando mi sono candidata sindaco di Roma ho messo al primo punto del mio programma questo tema, che si può risolvere solo concedendo alla città uno sta – tus particolare. Voglio leggere la norma inserita nel decreto Crescita e capire meglio.
E poi?
Se è una norma sensata, siamo pronti a votarla, come abbiamo sempre fatto. È una questione culturale. Già i romani sono stati traditi lo scorso ottobre quando la mozione approvata all’unanimità dal Campidoglio per dare più poteri a Roma Capitale poi, una volta in Parlamento, Lega e Movimento 5 Stelle l’hanno affondata. Ora non aspiriamo ad ottenere i 44 miliardi di euro che la Francia ha destinato al progetto Grand Paris, ma Roma deve comunque ottenere una norma per il debito.
Tutta colpa della sindaca?
Le sue incapacità non c’entrano niente con il maxi-debito. E se lo dico io… Ora bisogna fare fronte comune, perché tutti gli attacchi che i quotidiani stranieri fanno a Roma compromettono sempre più il turismo. È forse lo fanno anche apposta.
Serve un fronte comune?
Sì, non ci si dovrebbe dividere politicamente e se serve si può anche fare un nuovo patto. Che sia della “amatriciana” o del “cacio e pepe” non importa: basta salvare Roma.”
Gigi Proietti:
“Si dice che Salvini voglia prendersi Roma, se comincia così comincia proprio male! Quello che sta facendo è chiaramente una ripicca sulla pelle di milioni di abitanti, sembra di vedere dei ragazzini che si fanno i dispetti”.
Virginia Raggi cazzuta!