Luciano Odorisio, Politica

“ Di Maio è simpatico, ma chi governa è…” di M. D’Alema

Massimo D’Alema, rimproverategli tutti gli errori del mondo, ma resta sempre una bella testa pensante, quel che si dice un cavallo di razza in mezzo a tanti ronzini d’allevamento.

Copio e incollo un suo intervento perchè forse in pochi l’hanno letto.

GOVERNO.

E’ presto per formulare un giudizio su questa fase politica, dobbiamo ancora capire dove si andrà a finire.

Io comunque penso che il Paese pagherà un prezzo alto e in questo periodo raccomando a chi fa politica attiva di cercare di mettere in atto una battaglia di opposizione a questo governo, però è presto per un giudizio conclusivo.

E’ evidente che queste forze che hanno vinto le elezioni le hanno vinte anche perché il centro sinistra non è stato capace di rappresentare gli interessi popolari, dei ceti più deboli, più poveri della popolazione e del mondo del lavoro.

Questa crisi del rapporto fra il centro-sinistra e le basi popolari in parte è vero che viene da lontano, ma certamente è precipitata negli ultimi anni.

Quando il leader del centro sinistra preferisce i padroni ai sindacati, la gente cosa deve pensare?

Quando il governo del centro-sinistra contribuisce a rendere più precario il lavoro e a togliere i diritti ai lavoratori, la gente cosa deve pensare?

Ciò che è accaduto il 4 marzo è qualcosa che noi ci siamo voluti, non è un destino cattivo ma è frutto di errori, di scelte politiche sbagliate.

Alcuni di noi hanno cercato di indicare una prospettiva diversa, ma lo abbiamo fatto tardi, male e in un modo che non è arrivato alla grande opinione pubblica.

Aggiungo che fino a quando il centro-sinistra non ammetterà di avere sbagliato e non cambierà politica e leadership non ci sarà nessuna speranza di ripresa.

Questo per quanto riguarda noi, e gli altri?
Gli altri non sono in grado di fare quello che hanno promesso, hanno ingannato il Paese.

La Lega ha promesso ai ricchi di abbassare le tasse e al Nord certe cose, il M5S ha promesso ai poveri di dargli il reddito di cittadinanza e certe cose al Mezzogiorno.

Ora il fatto che governano insieme determina una somma delle promesse: già le promesse di per sé erano scarsamente probabili, sommate diventano insostenibili.
Io ho un’idea di come va a finire: quando si mettono insieme i ricchi e i poveri, alla fine comandano i ricchi.

Ora sappiamo che al di là delle piazze che sostengono il “simpatico” Di Maio, chi comanda è la Lega.

E’ evidente che non potendo mandare tutte le persone in pensione a 50 anni, dare il reddito, togliere le tasse, l’unica cosa che hanno potuto fare è lasciare affogare un po’ di donne ragazzi nel Mediterraneo.

Quello lo hanno potuto fare perché bastonare la povera gente disperata è facile mentre trovare i soldi per quello che hanno promesso è difficile e non sono in grado di farlo.

Oltretutto si possono sfidare i mercati e le agenzie di rating in un comizio, ma quando fai la legge finanziaria ti richiamano all’ordine. Tanto è vero che adesso il governo si sta riallineando.

Promettere tutto a tutti non è una scelta: quando le risorse sono scarse, e sono anche diminuite grazie a loro, è difficile mantenere promesse insostenibili.

Hanno fatto salire lo spread. Lo spread non è il mostro cattivo: quando sale significa solo che cresce il tasso di interesse, cioè aumenta la quantità di denaro pubblico per pagare gli interessi del debito pubblico.

Se lo Stato deve pagare 3/5 miliardi in più per pagare gli interessi, ha 3/5 miliardi in meno per fare il reddito di cittadinanza, correggere la Fornero ecc.

Quando i soldi sono pochi, e sono pochi, ci vuole la forza della politica che fa scelte. Qual è la priorità? Il lavoro? La povertà? Bene, allora non si possono togliere le tasse ai ricchi.

Detto questo noi, chi si oppone a questo governo, non trarrà vantaggio neanche dai loro errori sei non abbiamo il coraggio di ripartire.

E ripartire vuol dire dire la verità su ciò che abbiamo sbagliato e mettere in campo una nuova leadership e una nuova direzione di marcia, altrimenti chi rimarrà deluso da questo governo non verrà da noi. Spero lo si capisca.

La mia sensazione è che questa classe politica ha raccolto umori motivati, l’Europa funziona male, non è che io difendo questa Europa ad esempio, ma non è in grado di dare una risposta politica.

Una cosa è raccogliere gli umori, un’altra cosa è governare, avere il coraggio di scegliere le priorità, costruire le alleanze.

L’Europa è dove siamo, non possiamo andare via e il problema è che in Europa dovremmo avere degli amici, degli alleati, non dovremmo insultare tutti, altrimenti alla fine avremo fatto solo propaganda.

C’ era in Italia uno che diceva: “Tanti nemici, tanto onore” e dopo abbiamo contato i morti e le macerie, almeno questo spero che gli italiani se lo ricordino”

Massimo D’Alema

ad avercene come D’Alema

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