Luciano Odorisio, Politica

Chi ha tradito i partigiani?

Lettere al Direttore de Il FQ, 26-04-19

SCRIVE G.C.

“IO CREDO NELLA RESISTENZA.

Sono orgoglioso di ogni azione compiuta durante la guerra da tutti i partigiani apolitici che hanno combattuto contro il male fascista e nazista. 

Comunisti, azionisti, socialisti, democristiani, semplici servitori dello Stato liberale e di diritto, tutti uniti sotto un’unica bandiera. Io credo in tutto questo. 

Ma chi ha tradito questa Resistenza? 

I democristiani soffocati dalla loro stessa brama di potere, così intensa da non vedere il maleodorante liquame all’interno dei loro stessi bastioni. 

I socialisti ubriacati dall’asfissiante mancanza di etica, se non addirittura di decenza, fino a quando la loro stessa avidità non li ha distrutti per mezzo della corruzione. 

I comunisti accecati dalla loro stessa incapacità di vedere come il mondo fosse cambiato, andato avanti, e loro fossero ormai un attrezzo superato e inutile. 

I liberali completamente ingurgitati dalla follia neoliberale che li ha spinti dalla parte sbagliata del mondo, un’ideologia da sempre derisa dai veri liberali, ma oggi quasi egemonica. 

Chi ha tradito la Resistenza, permettendo gli odierni rigurgiti di fascismo e razzismo, se non i suoi stessi eredi?”

RISPONDE SILVIA TRUZZI

GENTILE LETTORE, la risposta alla sua domanda è di improba difficoltà e insieme, paradossalmente, di estrema semplicità. 

I partigiani hanno reagito alla violenza e all’ingiustizia di una dittatura, combattendo in pochi una guerra civile poi rivendicata da tanti. 

Il peggior torto che si è fatto alla Resistenza (e a chi l’ha combattuta) è stato usarla per fare finta di avere vinto la guerra, di essere stati tutti antifascisti, addossando la colpa di tutto al Re e al Duce. 

E questa grande fake news ci ha permesso di rimuovere le responsabilità di un popolo che invece è stato a lungo, e largamente se non interamente, fascista, certamente connivente. 

È la ragione per cui ancora oggi possiamo sentir sciocchezze come quelle sul “Derby partigiani-nostalgici” recentemente evocato dal ministro Salvini. 

Non abbiamo mai fatto i conti con quanto è davvero accaduto: chi scrive non vede rigurgiti di fascismo perché non crede possa essere il contenitore di ogni nefandezza. 

Diciamo “fascista” come massima offesa, come insulto ultimativo: ma anche questa pigrizia conformista fa male al discorso sulla Storia e all’attuale dibattito. 

C’è una circostanza molto consolante però: la Resistenza ci ha dato la Costituzione, punteggiata in tutta la sua costruzione da un antifascismo di sostanza.”

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