Caro dott. Cottarelli, le scrivo in modo irrituale, ma ne sono costretta dall’urgenza del momento. Ho letto sugli organi di stampa che sarebbe in difficoltà nella scelta dei ministri. Nessuno vuole fare il ministro perché ognuno avrebbe qualcosa da perdere e nulla da guadagnare. In un periodo così breve, poi! C’è il rischio di perdere la reputazione.
Non appartengo alla schiera di coloro che hanno approvato la sua scelta (ce ne sono?), ma non mi piace che sia stato lasciato solo. Perciò sono pronta a darle una mano.
Se la casella del Ministero della Pubblica Istruzione non è occupata, mi candido volentieri.
Le espongo le ragioni.
Innanzitutto costo poco e questo a lei dovrebbe far piacere. Godo di una sola pensione, non d’oro, ma sufficiente alle mie esigenze.
Non aspiro a cariche e non sono interessata a candidarmi alle elezioni. Chiedo solo dei buoni pasto e il rimborso del taxi (dalla mia abitazione in Roma al ministero e ritorno). Nemmeno una diaria giornaliera, per ulteriori risparmi.
Esaurito l’aspetto economico, passiamo al curriculum.
Diploma di maturità classica con ottimi voti, ante riforma, su tutte le materie
Laurea col massimo dei voti in Lettere moderne, con ricerche e studio nelle principali biblioteche napoletane.
Esperienza come consigliere comunale, nel sindacato e negli organi collegiali della scuola.
Docente di ruolo negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado.
Commissario negli esami di concorso a cattedra.
Pensionata ex Inpdap
Esperienze di vita: tutte le più importanti come figlia, moglie, mamma e nonna; qualche malattia che mi ha condotto a conoscere la realtà degli ospedali e delle cliniche universitarie.
Non le sembra che io sia più qualificata di recenti ministri?
In conclusione aggiungo che non ho scheletri negli armadi, non mi spaventano le critiche né gli insulti. Alla mia età la vanità non è una debolezza ammessa.
A proposito sono nata quando veniva scritta la nostra Costituzione, se questo può essere considerato un titolo di merito.
Con stima
Caterina Abbate
P. S. Non ho mai parlato male della signora Merkel. Anzi apprezzo molto che scelga Ischia per le sue vacanze.