«Oggi mi vergogno di essere israeliano»: lo afferma il direttore d’ orchestra Daniel Barenboim (nella foto) con un polemico intervento su Haaretz in seguito alla approvazione alla Knesset della legge che qualifica Israele come «lo Stato nazionale del popolo ebraico».
Il significato di quella legge, sostiene, è che «gli arabi in Israele diventano cittadini di seconda classe.Questa è una forma molto chiara di apartheid».Barenboim sostiene che il parlamento ha tradito gli ideali dei Padri fondatori. Loro puntavano «alla giustizia, alla pace…promettevano libertà di culto, di coscienza, di lingua, di cultura». Ma 70 anni dopo, accusa, «il governo israeliano ha approvato una legge che sostituisce il principio di giustizia ed i valori universali con nazionalismo e razzismo».
Barenboim conclude: «Non mi capacito che il popolo ebraico sia sopravvissuto 2000 anni, malgrado le persecuzioni ed infiniti atti di crudeltà, per trasformarsi in un oppressore che tratta crudelmente un altro popolo».