Lettera di una madre a Selvaggia Lucarelli, Il FQ, 29-01-19
“Avere una figlia maschiaccio Cara Selvaggia, ho letto tutto quello che c’era da leggere sulla polemica che riguarda Vladimir Luxuria e la trasmissione in cui è andata a spiegare ai bambini cosa significhi nascere donna in un corpo di uomo e molte altre cose che non riassumerò.
Mia figlia di sette anni che chiamerò Rosa si sente un bambino più o meno da quando è nata.
Io e mio marito abbiamo provato a nascondercelo per un po’ma abbiamo mollato che aveva tre anni, quando cominciò a parlare di sé al maschile. Sì lo so che sembra assurdo ma noi le dicevamo “come sei bella” e lei diceva “io sono bello”.
Con una forza e una decisione a cui ci siamo arresi subito. Ha sempre rifiutato gli abiti femminili, non ha giocato con altro che con le sue macchinine, adora Dragon ball e i videogiochi, non vuole nulla che appartenga al mondo delle bambine.
Quando è stato il momento di mandarla alle elementari ci siamo preoccupati. Una bambina coi capelli cortissimi come li vuole lei, avrebbe destato sospetti?
Quanto ci avrebbero messo le maestre a capire? Dopo una settimana siamo state convocate. “La bambina gioca a pallone con i maschi, a ricreazione dice ai compagni che lei è un maschio”.
Abbiamo detto che lo sappiamo, che avremmo iniziato il percorso con lo psicologo perché servirà a lei ma soprattutto a noi, per capire come sarà giusto accompagnarla in un cammino tanto complicato.
Il percorso è iniziato e ormai i compagni hanno accettato Rosa come una compagna un po’ bizzarra e maschiaccia. Però succedono cose tristi: i ragazzini di quarta lo chiamano Maschio, o i ragazzini che “Sei una fem minaa aaaa?” perché in effetti Rosa crescendo ha un aspetto sempre meno definito.
E torno a Vladimir. Se ci fosse una Vladimir in ogni classe e scuola che andasse a raccontare di quella bambina che voleva uscire fuori e che non poteva trattenere dentro di sè, mia figlia avrebbe vita più semplice.
Tutti capirebbero , adulti e bambini.
Chi vuole nascondere questa realtà ai bambini crea un ostacolo (ulteriore) ai genitore.
Io non so come sarà il futuro di Rosa, spero più aperto e preparato del presente, ma se Luxuria è vista come il Diavolo, temo che prima, la mia Rosa, dovrà farsi un po’ di Inferno.
Giorgia
RISPOSTA DI SELVAGGIA
“GIORGIA L’altro giorno, a Ravenna, qualche fesso ha fatto una scritta sul muro della scuola.
La scritta diceva che il preside era gay.
Il preside non l’ha fatta rimuovere, ha detto “Ho pensato che potesse essere più educativo farla rimanere lì come ‘pietra d’inciampo’ per l’intelligenza ””.
Ecco, Direi che le polemiche su Vladimir in tv con i bambini vanno lasciate lì, come pietra d’inciampo’ per l’intelligenza.”