Un appello ai Cinquestelle per fermare Salvini.
L’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani, si rivolge al Movimento chiedendo di interrompere il silenzio sul caso Riace, un modello di integrazione che il governo prova a cancellare.
“Non girate lo sguardo da un’altra parte”, dice la presidente, Carla Nespolo. “Fermate Salvini. Almeno per decenza, in una terra bella e difficile come la Calabria, ricordategli che è utile perseguire mafia e n’drangheta. Non un uomo onesto come Mimmo Lucano”.
Nespolo parla delle conseguenze della circolare con cui il Viminale ha disposto il trasferimento dei migranti accolti a Riace: “Con l’ipotizzato spostamento di 200 migranti, il ministro dell’interno Salvini consuma un ulteriore atto di violenza e vendetta nei confronti dell’esperienza di riuscita ed esemplare integrazione, attuata nel Comune”.
Ma la presidente dell’Anpi ha parole dure anche per il provvedimento della magistratura nei confronti del sindaco: “L’intenzione, dopo l’assurdo arresto del sindaco, è di mettere la parola fine a questa esperienza. L’indignazione è grande, ma dobbiamo prima di tutto chiederci: perché questo avviene? Perché il ministro dell’Interno, o riesce a cancellare Riace o la sua teoria immigrazione=delinquenza viene smentita”.
Per Carla Nespolo il tentativo di Salvini è già fallito. “Il ministro Salvini dimentica una cosa: Riace c’è già stata.
È un modello di cui parla tutta Europa. Riace dimostra che non solo l’integrazione è possibile, ma benefica. Se un piccolo borgo spopolato ha potuto riprendere mestieri, scuole e lavoro, proprio grazie alle nuove energie dei migranti, Riace ha già vinto”.
Quindi lancia una mobilitazione a favore del sindaco e della sua esperienza: “Uniamo la nostra indignazione a quelle di tutti i democratici ed esprimiamo la nostra fraterna solidarietà e vicinanza a Mimmo Lucano e alla sua giunta”.
Un appello arriva anche dalla Cgil, in Calabria: “Chiediamo al presidente della Regione Oliverio e a tutti i parlamentari della Calabria di intervenire verso il governo per scongiurare tale intervento e per ritirare il provvedimento. È un accanimento che ricorda gli anni più bui della nostra storia. Fermatevi in nome dell’umanità”.
L’ex premier, Enrico Letta, scrive che Riace e Lodi sono due facce della stessa medaglia (il riferimento a Lodi riguarda il trattamento riservato ai bambini stranieri nelle mense scolastiche del Comune a guida leghista).
Nicola Zingaretti, durante il discorso che ha chiuso la convention Piazza Grande, ha dedicato al caso Riace il suo attacco più duro a Salvini: “Il suo è un atto immondo”, ha detto.
Il Pd chiama in causa il presidente della Camera, Roberto Fico. “Il silenzio di Fico su Lodi e Riace. Tutto è compiuto, ormai”, twitta Alessia Morani.
Durissimo con i Cinquestelle anche il governatore toscano, Enrico Rossi, di Mdp:
“M5S è alleato di Salvini ma non alza un dito per distinguersi dalla sua malvagità. Come si possa pensare da sinistra di allearsi con i pentastellati è per me, prima ancora che espressione di una vocazione al suicidio, un fatto misterioso, inspiegabile”