“Il garantista. “Storia di un asse invisibile, e indicibile, che avvicina le idee della Lega e del Pd.
Appena nacque il governo Conte, pubblicammo un collage degli oracoli e oroscopi catastrofisti dei signorini grandi firme sull’Apocalisse prossima ventura. I nostri migliori indovini dicevano sostanzialmente tre cose.
“Se volete ridere (per non piangere) rileggetevi gli epiteti con cui venne accolto Giuseppe Conte tra maggio e giugno.
“Tutti quanti erano contrari. Avete persino evocato le dittature, quando Di Maio si è affacciato sul balcone. Ma io condivido la sua battaglia, una battaglia di civiltà”.
“L’opposizione accarezza l’idea di una manovra scritta a Bruxelles: non è affatto vero, è stata scritta in Italia”.
Da “Un giorno da pecora”:
“Oggi è l’epoca degli zombi, se si va alla Camera qualcuno se ne trova.
…IRRINUNCIABILE!”
“L’Italia è un Paese fondatore dell’Unione Europea e dell’Unione Monetaria e ci tengo a ribadirlo: l’euro è la nostra moneta ed è per noi irrinunciabile.
Grande Repubblica, De Benedetti scatenato.
Luisella Costamagna cinguetta maliziosa:
“Non per fare la dietrologa, ma come sono stati scelti i politici della sigla di #ottoemezzo?
Perché Minniti sul premier Conte?
Perché Renzi è l’unico da solo?
Non per fare