“C’era buio nel vicolo, sprazzi in bianco e nero, i colori ce li avevamo addosso noi due, lei soprattutto.
Quella notte, in un vicolo bianco e nero di Sperlonga.
Fu tutto naturale.
“Ogni mattina dovevo fare proprio quella strada per andare a scuola e preti, vezzoche e parenti devoti timorati di Dio, fra una giaculatoria e l’altra, mi raccomandavano di guardare solo per terra, non alzare mai
“Via Paradiso.
Non potevano scegliere un luogo più adatto per metterci un casino.
All’incrocio con via delle Clarisse.
Nei nomi un destino fra sacro e profano.
Madonne & Puttane.
“Improvvisamente, uno, due, tre proiettori, i mitici “bruti”, si accesero al comando di Angelo Baistrocchi, direttore della fotografia in The Cold Killer, e la via principale prese una forma lugubre ai
Io ho ancora simpatia per i 5S e aspetto prima di giudicare.
Per Salvini non ho alcuna simpatia, non lo digerisco!
Arrogante e tracotante, ma sembra che piaccia alla pancia di un paese sfibrato.
Luciano Odorisio
Cari compagni fighetti e skifiltosi, mettiamola così: come Lando Buzzanca, Giuliano Gemma, Bud Spencer e tanti altri,
anch’io ho cominciato come “comparsa”, mai vergognato nè
Era arrivato improvvisamente quel momento lì, quel momento
Sperlonga
in cui si deve decidere, non si sa bene cosa, ma si deve decidere.
Salvini scorrazza in tutta Italia. In tour dal 4 marzo. Parla di tutto e ne spara una al giorno. Minacccia, ammicca, provoca.
Lo fa fomentando istinti, paure, le insegue e le esalta, ne coltiva il lato oscuro.
Il termine “fascista” è stato usato e abusato a cazzo di cane, è stato svuotato, messo come il prezzemolo dappertutto e come deterrente non serve più.
Era l’anno dei Mondiali del 1954, quando scoprii Ferenc Puskás, il campione dell’Ungheria, sconfitta in finale dalla Germania Ovest.