«Scusa, me so’ scordato…com’hai detto che te chiamavi te?»
«Io sono Conte, presidente…»
«Ma noi un conte già ce l’abbiamo…Gentiloni…»
«No, io mi chiamo Conte, faccio Cont
di Pina Fasciani
Che spettacolo!
Che spettacolo ragazzi! Che corte dei miracoli questi giovani virgulti, che si combattono sul teatro delle ambizioni a suon di colpi bassi, furberie, provocazioni.
Lo scomposto clamore di questi giorni mira a nascondere quanto viene sussurrato tra coloro che contano.